Il Segretario di Stato Lonfernini: “L’Ateneo è chiamato a essere faro e motore”
Il Consiglio Grande e Generale, assemblea parlamentare della Repubblica di San Marino, ha approvato ieri all’unanimità il documento di programmazione strategica triennale 2024-26 dell’Ateneo, curato dal Rettore Corrado Petrocelli e dalla direttrice generale Laura Gobbi.
Il passaggio “rappresenta un attestato di fiducia nella traiettoria intrapresa” dall’Università di San Marino, “che negli ultimi dieci anni ha dimostrato una notevole capacità di crescita e adattamento ai mutamenti sociali”, si legge in una nota della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura.
“La sua vocazione non si limita alla mera trasmissione del sapere, ma si estende alla capacità di intercettare i cambiamenti, anticipare i bisogni futuri e forgiare le competenze necessarie per affrontarli. Ciò implica un costante impegno nella didattica, nella ricerca e nella cosiddetta ‘terza missione’, ovvero tutte quelle attività volte a generare valore pubblico e a migliorare il benessere della comunità”.
A proposito il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini ha descritto l’Ateneo come “fulcro vitale, laboratorio di idee e competenze indispensabile per il progresso e il benessere del nostro Paese. In un mondo in costante divenire – ha proseguito – la nostra Università è chiamata a essere faro e motore, custode della conoscenza e incubatrice di innovazione, preparando i cittadini di domani alle sfide di un futuro sempre più complesso e interconnesso”.
Nel documento approvato in parlamento, nel quale vengono indicati i traguardi previsti e le risorse necessarie per raggiungerli, viene prevista una crescita del 30% nelle iscrizioni, nuove borse di studio, maggiori fondi per la ricerca e un aumento dei corsi di laurea e specializzazione offerti, insieme a un ampliamento delle strutture e alla creazione di uno studentato, al momento assente.
Foto di Matteo Paciotti